Abete bianco, balsamico per i polmoni

Abete bianco, balsamico per i polmoni

Innanzitutto, una precisazione: l’abete bianco (Abies alba) non va confuso con quello rosso, o peccio (Picea excelsa), il classico albero di Natale – fra l’altro anche molto più diffuso in Italia in montagna a causa dei rimboschimenti del Novecento –, dal quale si differenzia, fra l’altro, per la presenza di una riga bianca sulla pagina inferiore degli aghi. Potete vedere le abetaie di abete bianco in natura sull’Appennino sopra gli 800 m di quota, spesso mescolate a faggi monumentali, un vero spettacolo, quasi una foresta da fiaba!

Cosa contiene l’abete bianco
Ma l’abete bianco, oltre che maestoso, è anche benefico per la nostra salute. Le foglie e, soprattutto, la resina e le gemme contengono la provitamina A, un olio essenziale e la trementina che, tutti insieme, conferiscono alla pianta proprietà espettoranti, antisettiche, antispasmodiche, revulsive (che provocano una dilatazione vascolare).
Numerosi sono i preparati farmaceutici industriali a base di resina di abete bianco, utilizzati per la cura delle bronchiti, polmoniti, pleuriti, ma anche dei vermi parassiti, dei calcoli, delle cistiti (infiammazioni vescicali), della leucorrea (perdite bianche vaginali) e, in generale, nelle disfunzioni degli apparati genitale e urinario.

Com’è fatto l’abete bianco
Questa è l’unica specie del genere Abies che cresce spontanea in Italia. All’inizio ha una crescita lenta, ma poi nel tempo si sviluppa fino a 60 m d’altezza, con un tronco dritto, una grande chioma conica dai rami disposti orizzontalmente, ricoperti di foglie aghiformi che durano dagli 8 agli 11 anni prima di cadere. La fioritura, poco appariscente, compare verso aprile-maggio. I fiori di una stessa pianta sono a sessi separati (specie monoica): quelli maschili raggruppati nella parte inferiore dei rametti e i femminili in quella superiore, verso la cima dell’albero. Dai fiori femminili fecondati si sviluppano i frutti, pigne erette lunghe anche 16 cm, con squame legnose che a maturazione si staccano, liberando i semi che il vento disperderà.

Come coltivarlo in giardino
Le giovani piantine di questo albero tipicamente di montagna possono essere piantate con successo in terreni freschi, fertili, mai argillosi né con ristagni d’acqua. È preferibile rispettare le esigenze climatiche della specie, quindi metterlo a dimora solo al di sopra dei 600 m sulle Alpi e degli 800 m sull’Appennino. La crescita è più lenta di quella dell’abete rosso, ma l’albero è più longevo (anche 800 anni).

Come si raccoglie l’abete rosso
Lo si trova nelle zone fresche di montagna, ad altitudini variabili tra gli 800 e i 1.800 m, dove forma foreste pure o miste, in genere, al faggio e all’abete rosso. Anticamente era presente in vastissime aree, ma oggi, allo stato naturale, è presente solo in zone limitate, sebbene venga spesso reintrodotto specialmente nelle faggete appenniniche.
Si raccolgono nei mesi primaverili le foglie e le gemme ancora tenere e la resina che trasuda dal tronco spontaneamente o in seguito a incisioni. Si essiccano tutte le parti in luogo aerato e ombroso e si conservano in barattoli di vetro al buio.

Ricette di erboristeria con l’abete bianco
Per combattere la bronchite, anche ostinata: preparate un infuso con 500 g di gemme in 3 l di acqua bollente per 15 minuti, filtrate e versate nell’acqua calda della vasca; rimanete immersi per una ventina di minuti nell’acqua a 30 °C, non oltre altrimenti si ha un effetto debilitante; asciugatevi con cura evitando il rapido raffreddamento del corpo.
Contro le perdite bianche: infondete 100 g di gemme in 1 l di acqua bollente per 10 minuti, filtrate e versate dell’acqua del bagno seguendo le indicazioni precedenti.
In caso di dolorosi geloni: bollite 50 g di gemme in 1 l d’acqua per 10 minuti, filtrate, lasciate intiepidire, immergete la parte colpita dai dolorosi arrossamenti per 10 minuti quattro volte al giorno.
Come antisudorifero per i piedi: bollite 1 kg di aghi per 15 minuti in 2 l d’acqua, filtrate, lasciate intiepidire e fate un pediluvio di 15 minuti ogni sera.
Contro reumatismi, lombaggine, sciatica: mescolate in parti uguali essenza di trementina e olio canforato; conservate in bottiglie di vetro scuro; all’occorrenza massaggiate alcune gocce sulla parte dolente più volte al giorno.

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