Monstera, fra scimmie e costellazioni

Monstera, fra scimmie e costellazioni

Ha sempre goduto di grande popolarità, la monstera, fin da inizio Novecento quando era di moda nei palazzi storici, ma nel Terzo millennio, grazie all’arrivo di nuove varietà letteralmente spettacolari, è diventata la star degli appartamenti, anche nella versione base, Monstera deliciosa, ossia la specie.

Perché la monstera è di moda?
Perché è bella? Sicuramente: ha foglie particolarissime, che nascono intere e cuoriformi per poi divenire, a maturità, perforate e incise nonché rotondeggianti (il fenomeno si chiama “eterofillia”). Tipico esempio la celeberrima ‘Monkey Mask’, le cui incisioni e perforazioni ricordano (vagamente) il muso di una scimmia.
Perché ora è anche variegata? ‘Thai Constellation’, dalle lamine verde scuro screziate di bianco, è ancora in cima ai desideri di buona parte dei Plant Lovers di tutto il mondo, non solo in Italia!
Perché adesso ci sono anche altre monstere dalle foglie particolarissime? Eccome: Monstera dubia dalle foglie fittamente reticolate di grigio chiaro, M. burle-marx dalle foglie laciniate (incise fino a sembrare filamenti), M. aurea variegata di giallo, M. obliqua dove le foglie sono ridotte a un pizzo, M. standleyana a foglie lanceolate, M. adansoni a foglie fenestrate, solo per citare le specie e varietà più famose.
Perché assicura l’effetto giungla? Certo che sì: la lamina fogliare può avere un diametro di 60 cm e, portata da piccioli lunghi anche 100 cm, crea immediatamente un Mood Jungle.
Ma anche perché all’occorrenza può vivere in un monolocale: basta scegliere la Monstera minima oppure una Baby Plant che, se non troppo concimata, rimane di dimensioni contenute per qualche anno.
E infine perché è facilissima (perlomeno la specie): nella seconda metà del Novecento era la pianta tipica delle sale d’attesa di medici, avvocati, banche ecc., perché vive anche con poca luce e quasi niente acqua.

Come tenere la monstera a foglie verdi?
Distinguiamo la specie base, Monstera deliciosa, e con lei le altre monstere a foglia verde, da tutte le altre monstera a foglia variegata. Il primo gruppo è decisamente semplice da tenere (anche se le monstere a foglia verde diverse dalla deliciosa richiedono un po’ più di attenzioni), il secondo meno.
Le monstere a foglia verde amano una posizione luminosa ma senza sole diretto: tollerano anche poca luce, ma le foglie rimarranno piccole e prive di incisioni e fori (quindi meno ornamentali). La temperatura minima è di 10 °C.
Date loro un vaso in plastica, di diametro 24 cm per pianta alta 40 cm: se volete avere in fretta un esemplare di grandi dimensioni rinvasatelo ogni anno in aprile, altrimenti ad anni alterni. Serve un buon terriccio universale di marca con l’aggiunta di qualche manciata di torba, con un ottimo drenaggio sul fondo del vaso.
Annaffiate una volta a settimana in abbondanza in estate; ogni 10-15 giorni in inverno, ma lasciate sempre asciugare il terriccio fra un’annaffiatura e l’altra. In estate e in inverno con il riscaldamento acceso vaporizzate il fogliame con acqua non calcarea ogni giorno. Concimate da marzo a settembre ogni 30 giorni nell’acqua d’irrigazione, con un prodotto liquido per piante verdi.
Tagliate alla base le foglie veramente molto danneggiate o per più di metà secche. Moltiplicatela in primavera per propaggine o margotta, oppure in agosto per talea di fusto o di germoglio.

Come tenere la monstera a foglie variegate?
Poiché la variegatura chiara, che sia bianca o crema, corrisponde a mancanza di clorofilla, significa che queste zone fogliari non svolgono la fotosintesi clorofilliana. Quindi il metabolismo delle monstere a foglie variegate è più lento rispetto alle sorelle verdi: hanno bisogno di meno acqua, un po’ meno concime, e reagiscono lentamente a ogni tipo di variazione. Significa che non tollerano gli spostamenti, le variazioni di illuminazione e di temperatura, i rinvasi e in generale gli stress di qualunque tipo.
Attenzione: anche se l’assenza di clorofilla permetterebbe di tenerle al sole, se lo faceste si disattiverebbe anche la clorofilla delle parti verdi. Quindi a tanto maggior ragione, mettetele in un punto irraggiungibile dai raggi solari!

Il consiglio in più
Poiché ogni foglia ha una durata sorprendente (fino a 5 anni, come per tutti i filodendri) prima di ingiallire, appassire e cadere, dovete stare ben attenti a non danneggiarle, perché i segni indelebili rimangono, a meno di non tagliare la foglia stessa.

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