Albero di Natale in forma per tutte le Feste
Avete acquistato un albero di Natale vero? Innanzitutto bravissimi! È la scelta più ecologica visto che questi alberelli vengono allevati apposta, continuamente rimpiazzati con altre piantine, salvano dal degrado terreni marginali non coltivabili e possono terminare la loro vita come compost.
Al di là di queste considerazioni di ecosostenibilità, ora dovete mantenerlo in perfetta forma per un mesetto circa, in modo che non perda gli aghi né si secchi anzitempo. È facilissimo, se si sa come fare!
Albero di Natale con radici e pane di terra
Appena portato a casa, rinvasatelo subito, anche se non lo terrete dopo le Feste: serve un bel vaso, forato, di almeno 2 misure in più, un sottovaso e un sacco di buon terriccio universale (anche le palline di argilla espansa sul fondo, se invece pensate di tenerlo anche dopo). Così potrete idratarlo meglio per tutto il periodo.
Annaffiatelo bene subito dopo il rinvaso, e poi ogni volta che il terriccio si è asciugato, senza però mai inzupparlo. In esterni avrà bisogno di meno acqua e meno spesso che in interni.
Se possibile, addobbatelo all’aperto (giardino, terrazzo, balcone o anche pianerottolo) e lasciatelo lì fino al 24, quando potrete spostarlo in casa per i festeggiamenti.
In alternativa, mettetelo in una stanza non riscaldata, oppure fresca, vicino a una finestra da dove non entrino i raggi del sole.
In ogni caso non sistematelo mai vicino a fonti di calore: termosifoni, termoconvettori, stufe, fornelli, cucine ecc. La temperatura massima sopportabile è di 18 °C.
Ogni mattina e ogni sera, se l’abete non sta all’aperto al freddo, vaporizzate tutta la chioma con acqua decalcificata, per aumentare l’umidità. Attenzione: se l’albero è addobbato con fili elettrici di luce, staccate la spina prima di nebulizzarlo e riattaccatela solo dopo un’ora.
Resistete alla tentazione di spruzzarlo con neve finta o glitter o spray colorati, perché gli aghi non respirerebbero più e cadrebbero dopo poco.
L’obiettivo di tutte queste pratiche è quello di mantenere la giusta umidità intorno alla chioma, per evitare che le foglie aghiformi si asciughino, si secchino e cadano miseramente.
Albero di Natale senza radici e pane di terra
Il puntale (così si chiama l’abete senza radici né zolla, montato su un treppiede di legno d’abete) è ancora più delicato perché, non avendo più l’apparato radicale, non è in grado di assorbire l’acqua dalla terra per mantenere idratati gli aghi.
Significa che – ovviamente – non dovrete metterlo in un vaso con il terriccio perché non servirebbe a niente, ma tutti gli altri consigli sopra elencati diventano un must, perché ilalore e l’aria secca accelerano il processo di distacco delle foglie.
Dunque un ambiente freddo o al massimo fresco è indispensabile, così come la nebulizzazione costante della chioma.
E dopo le Feste?
Il puntale può finire nel compost, ben triturato e chippato, oppure può essere riportato nel punto vendita se offre il servizio di ritiro di questo tipo di albero di Natale, o infine va al Centro raccolta materiali della municipalizzata della vostra zona come rifiuto organico.
L’abete con radici può anch’esso venire riportato nel punto vendita se garantisce il ritiro, oppure può rimanere in vaso sul terrazzo o in giardino, a mezz’ombra, ben annaffiato durante la bella stagione. Sconsigliamo invece di piantarlo in giardino, a meno che non abitiate in montagna e non abbiate veramente molto spazio: non c’è niente di più triste degli ex abeti di Natale condannati a vivere in città di pianura in un frammento di giardino, continuamente potati per ridurne l’ingombro…